Presentazione del libro Un Sogno infranto
“Fino alla fine dei miei giorni, il mio posto sarà con gli oppressi e i diseredati. Non mi importa se i tiranni si trovano nel Cremlino o in un altro centro del potere.” Emma Goldman (1869-1940) è stata una delle esponenti più influenti del movimento anarchico statunitense. Considerata la prima anarco-femminista della storia, fu al centro di molte battaglie politiche e sociali. Definita da J. Edgar Hoover, futuro capo dell’FBI, “l’anarchica più pericolosa d’America”, nel dicembre 1919 venne espulsa dagli USA e condotta in Russia, dove rimase per due anni. In forte contrasto con i bolscevichi al potere, lasciò il paese denunciando il regime dispotico instaurato dal partito comunista, “traditore della rivoluzione”.
Con lo sguardo di chi ha visto un sogno trasformarsi in un incubo, Emma Goldman propone alcune riflessioni sul pensiero comunista e anarchico, sulle dinamiche di potere, l’importanza dell’etica e la relazione tra mezzi e fini che sono valide ancora oggi.
Ne parliamo con la curatrice Carlotta Pedrazzini.
Presentazione inserita all’interno del programma di BookCity Milano 2019.