Dopo Interminabili disordini Alex Alesi presenta il suo nuovo libro
Cocney è bello
Dodici racconti dedicati alla vita ribelle dei Cockney italiani, nome che
deriva dalla lontana Londra, usato in modo dispregiativo, per definire le
persone meno abbienti.
“Volevo raccontare, soprattutto, chi stava ai margini della società, che
spesso possedevano una grande ricchezza umana, un’elaborazione
politica, un grande cuore, un meraviglioso coraggio, ma venivano
discriminati in modo sprezzante, dai ben pensanti, esattamente come i
ragazzi dell’East End di Londra”.
“Tifare la propria squadra sulle gradinate di uno stadio, praticare violenza urbana, partecipare e costruire le lotte sociali, erano gli unici modi per far comprendere, a chi stava in alto, che esistevano dei ragazzi che vivevano negli abissi delle città, persone senza nessuna possibilità, ma privi di voglia di abbassare la testa alle istituzioni.
Le briciole del potere non ci bastavano, noi desideravamo vivere forti, potenti. Il nostro messaggio era: noi, i piccolissimi, ci siamo e a volte vi teniamo in pugno le città per ore e ore!”