Non fate troppi pettegolezzi

Quando:
13 Febbraio, 2014@17:30–19:00
2014-02-13T17:30:00+00:00
2014-02-13T19:00:00+00:00
Non fate troppi pettegolezzi

La mia dipendenza dalla scrittura di e con Demetrio Paolin

assieme all’autore:  Chicca Gagliardo e Alessandro Zaccuri

Salgari, Pavese, Levi e Lucentini. Tutti e quattro anno incrociato la loro vita con l’amata Torino di Demetrio Paolin. Quattro scrittori che per motivi diversi Paolin ha molto amato e incrociato nelle sue letture. Un libro che non è un saggio letterario, non è un romanzo, non è un racconto ma è una escursione nei testi di questi autori e nella città di Torino.

 

“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi
pettegolezzi”. È l’ultima storia scritta da Cesare Pavese su un pezzo
di carta, prima di lasciare i suoi lettori, la sua vita, i suoi libri. Il
saggio di Paolin parte da questo nale per raccontare un inizio.
Anzi, quattro inizi. Seguendo l’auspicio di Pavese l’autore mette in
cortocircuito le esistenze di quattro scrittori torinesi: Emilio Salgari,
Franco Lucentini, Primo Levi e lo stesso Pavese che hanno vissuto
al servizio della scrittura. Demetrio Paolin incrocia le opere e i
luoghi dove hanno vissuto, meditato, amato; restituisce le loro
parole no a doversene liberare per regalarle agli altri, a noi. Non
fate troppi pettegolezzi è una passeggiata narrativa che riette
sull’arte, sulla ricerca della propria voce e sullo scrivere senza
mettere nessuno in cattedra ma mescolando gli sguardi agli
squarci biograci, dove il racconto dell’Io si amalgama con quello
di tutti noi che amiamo leggere e, forse per questo, dipendiamo
dalle parole, dalla scrittura.
Demetrio Paolin è nato a Canelli, in provincia di Asti, ma vive e lavora a Torino. Ha
scritto il saggio Una tragedia negata (VibrisseLibri; Il Maestrale) in cui ha indagato
il modo con cui la narrativa italiana ha raccontato gli anni ’70;  il romanzo Il mio
nome è legione e il libro di racconti La seconda persona, entrambi editi da Transeuropa.
Alcuni suoi saggi e racconti sono apparsi su «Nuovi Argomenti» e «Nuova
Prosa», Nazione Indiana e Vibrisse. Ha collaborato con il «Corriere della Sera» e
scrive recensioni per «il manifesto» e Bookdetector