Il linguaggio manipolatorio e violento nella fase attuale del capitalismo
un video, due libri
Snc (senza numero civico) – bianco&nero e… di Susanna Sinigaglia
Diario dal fronte di Livio Senigalliesi
L’invenzione di Milano di Lucia Tozzi
NE PARLIAMO CON SUSANNA SINIGAGLIA E LUCIA TOZZI
MODERA MAURIZIO BUCCHIA, architetto.
Il progetto della videoperformance nato da un sogno alla fine del berlusconismo, e sviluppatosi intorno all’idea di violenza del potere capitalistico-patriarcale in particolare contro la donna, si sta allargando in cerchi concentrici.
…in un primo tempo mi sono rivolta a Livio Senigalliesi e al suo Diario dal Fronte, racconto giornalistico e fotografico degli scenari di guerra da lui attraversati durante la sua trentennale carriera. Ed è come se il libro abbia dato carne alle immagini che nella videoperformance sono solo simboliche.
…Altre riflessioni mi sono state suggerite dalla recensione di un altro libro, Il capitalismo della sorveglianza, scritta da Roberto Ciccarelli su Sbilanciamoci il 2 luglio 2019, secondo cui “un nuovo ordine economico configura l’esperienza umana come una materia prima gratuita per pratiche commerciali nascoste di estrazione, predizione e vendita; ed è “una violenta mutazione del capitalismo caratterizzata da una concentrazione della ricchezza, conoscenza e potere senza precedenti nella storia umana…”
Così assistiamo con orrore ai progetti immobiliari che già si stanno disegnando sulle ceneri ancora ardenti e le macerie della striscia di Gaza in un futuro prossimo demenziale, mentre il mondo dei potenti assiste senza batter ciglio al genocidio dei suoi abitanti palestinesi…
Infine, L’invenzione di Milano di Lucia Tozzi ci suggerisce che
Nelle città, la fattibilità dei progetti viene valutata unicamente in base alla loro resa economica…
…Da un po’ di tempo a questa parte… per mascherare le loro politiche perniciose i leader ai vari livelli adottano un linguaggio manipolatorio e falsamente edulcorato.
…E qui ritorno alla performance e alla sua costruzione.
Attualmente integra quattro testi fra cui il monologo di Elettra, tratto da Les mouches (Le mosche) di J.P. Sartre, che ne costituisce l’impianto centrale.
Il retroscena è costituito dagli eventi che si sono verificati nella città di Argo… Ovviamente le mosche… simboleggiano il tipo di peste che imperversa nelle città in tempi e luoghi diversi ed è opera del potere dominante (Zeus).
Ecco, questo insieme di manipolazioni e ferocia è la peste dei nostri giorni.