Loredana Limone presenta il suo ultimo libro. Ispirato alle storie di Borgo Propizio:
E le stelle non stanno a guardare, Salani editore
“Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l’amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia…
Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l’inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be’, non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore. Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l’anima,tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d’amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano la sue mura merlate…”
Loredana Limone, dopo una decina di libri che spaziano tra fiabe e gastronomia, ha esordito nella narrativa con BORGO PROPIZIO (Guanda 2012 – TEA 2013), creando un luogo dell’anima molto amato dai lettori. Primo di una trilogia, è stato premiato al Premio Fellini 2012, tradotto in Spagna, Germania e Bulgaria. Il sequel dal titolo E LE STELLE NON STANNO A GUARDARE è uscito presso Salani a marzo 2014.
Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa gastronomica SAPORI LETTERARI di cui ha curato, partecipandovi, l’antologia omonima, prefazione di Allan Bay.